I nativi chiamavano Fomalhaut II con il nome di Fregis.
Nelle liste galattiche era indicato come Camelot per un buon motivo: tanto per
cominciare, sembrava che qui funzionasse la magia. E poi l'esistenza dei
cavalieri era una cosa normalissima e con le rigide regole della cavalleria
medievale governavano quelle terre. Infine, su quel mondo stava succedendo
qualcosa di molto grosso.
La semplice osservazione fatta dal satellite in arbita al
pianeta non era più sufficiente, perché adesso interi eserciti ed enormi draghi
volanti stavano lasciando le sinistre lande meridionali per sopraffare questo
mondo, proprio come le legioni del leggendario Mordor si erano mosse per
conquistare la Terra del Medioevo.
Era necessario che un Regolatore intervenisse per svelare i
misteri di Camelot... ed il peso di quel compito cadde su Kyrie Fern, che da
quel momento in poi si sarebbe fatto chiamare Harl Lenti, spadaccino e
manipolatore di una forma più potente di magia... quella fornita dalla scienza
galattica. Raccontato con grande brio e con ritmo irresistibile, ecco uno dei
più begli esempi di "fantasy spaziale", un avvincente ed esilarante
capolavoro di Arthur Landis.
Un Mondo Chiamato Camelot (trama)
Nessun commento:
Posta un commento