giovedì 10 settembre 2015

Il giardino delle magie - Hoffman Alice

È questo il tema principale attorno a cui ruota la storia narrata ne “Il giardino delle magie”. Sorelle sono le vecchie zie che accolgono in casa Sally e Gillian, rimaste orfane ancora bambine. Sorelle sono loro stesse e ancora sorelle sono le figlie della prima, Antonia e Kylie. Quella delle Owens sembra quasi essere una famiglia che si sviluppa solo per via femminile. A pesare sulla stessa duecento anni di dicerie e sospetti, di occhiate furtive e paura da parte dei concittadini. E’ questo quello che attirano su di sé le streghe. Che lo siano o meno, questo ha poca importanza. Sta di fatto che nella casa di Magnolia Street l’aria è diversa e maggior peso viene dato a cose che, agli occhi degli altri, non sono neanche da prendere in considerazione: un profumo particolare nell’aria, un uccello che – qualsiasi cosa accada – entra sempre lo stesso giorno di ogni anno a ruotare tre volte attorno al lampadario, il ticchettio di un insetto.
Magia è allora riconoscere i segni del mondo intorno a sé o conoscerne e rispettarne i segreti, più che destino, fortuna o milioni di altre cose. Al lettore resta la possibilità di scegliere, di farsene un’idea.
La storia è affascinante, ma lo è soprattutto la capacità dell’autrice di costruire un lungo e logico svolgersi di fatti, di descrivere emozioni e di far comprendere i propri personaggi con le rotondità e complessità proprie dell’essere umano. Nel farlo Alice Hoffman dà sfoggio di concreta padronanza di stile e di abilità narrativa.


Il giardino delle magie (trama)


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